La normativa sui prodotti fitosanitari

Le norme che riguardano i prodotti fitosanitari sono soggette a mutamenti consistenti e continui; ciò richiede il costante aggiornamento di tutti gli operatori del settore che devono essere informati sugli effetti che le nuove norme producono quasi quotidianamente, anche per non incorrere in errori che potrebbero dar luogo a sanzioni amministrative.

La normativa che riguarda i prodotti fitosanitari è mutata considerevolmente negli ultimi anni in seguito alla volontà di armonizzare, a livello europeo, le diverse legislazioni dei singoli Stati membri. Queste diversità hanno determinato non pochi problemi agli operatori del settore che avevano quindi regole differenti all’interno dei singoli Paesi ma un unico mercato. I principali problemi sono riconducibili alla libera circolazione delle derrate alimentari trattate con i prodotti fitosanitari all’interno dell’UE e alla diversa disponibilità di tali prodotti nei diversi Paesi membri che ha creato vantaggi competitivi di alcune aree produttive rispetto ad altre.

Le norme approvate in questi ultimi anni hanno pertanto cercato di eliminare questi problemi avendo sempre come obiettivi primari la tutela della salute pubblica e la salvaguardia dell’ambiente.

Il Decreto legislativo n. 194 del 1995 – Recepimento della Direttiva 91/414/CEE relativa all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari – ha rappresentato il primo importante pilastro della nuova normativa armonizzata. Il decreto ha infatti recepito le norme per l’autorizzazione e la successiva immissione in commercio dei prodotti fitosanitari. Il successivo D.P.R. 23 aprile 2001 n. 290 – Regolamento di semplificazione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione, all’immissione in commercio e alla vendita dei prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti – ha integrato il quadro normativo italiano abrogando la precedente normativa nazionale che risaliva al lontano 1968 (DPR 3 agosto 1968 n. 1255).

Un altro importante riferimento normativo è rappresentato dal Decreto legislativo 14 marzo 2003, N. 65 – Attuazione delle direttive 1999/45/CE e 2001/60/CE relative alla classificazione, all’imballaggio ed all’etichettatura dei preparati pericolosi. In questo caso sono state recepite le norme europee che hanno armonizzato i criteri relativi alla classificazione delle sostanze pericolose che comprendono anche i prodotti fitosanitari.

Nel 2007 l’applicazione di questa norma ha richiesto la riclassificazione e la ri-etichettatura degli oltre 2.000 prodotti fitosanitari presenti sul mercato italiano. Con questo provvedimento per la prima volta, nell’ambito del nostro ordinamento legislativo nazionale, i prodotti fitosanitari entrano nel campo d’applicazione della normativa in materia di classificazione, imballaggio, etichettatura di pericolo e schede informative in materia di sicurezza (SDS) dei preparati pericolosi.

I prodotti fitosanitari sono prodotti pericolosi e per questa ragione devono essere fissati i residui che possono essere tollerati negli alimenti o nell’ambiente in seguito alla loro applicazione sulle piante. Altro importante pilastro della normativa europea è il Regolamento (CE) N. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 febbraio 2005 concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio. Con questo provvedimento sono stati infatti armonizzati, all’interno dell’UE, da settembre 2008 i valori dei residui di prodotti fitosanitari tollerati sulle derrate alimentari.

Per quanto riguarda l’ambiente esistono norme specifiche che riguardano la tutela delle acque dall’inquinamento previste dal decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e dai decreti di recepimento della Direttiva 2000/60. Il decreto 152/06 ribadisce peraltro quanto già previsto dal decreto 152/99 in merito al monitoraggio dei prodotti fitosanitari in tutti quei corpi idrici, individuati in funzione dell’uso dei prodotti stessi nel suolo e delle quantità impiegate, e richiedendo l’individuazione delle zone vulnerabili a tali prodotti. Esistono poi le norme che riguardano la sicurezza dei lavoratori agricoli, e quindi le responsabilità dell’agricoltore e dei suoi lavoratori.

Più recentemente con un Decreto del Presidente della Repubblica pubblicato nel maggio del 2012 sono state approvate, fra l’altro, alcune modiche che riguardano la vendita e l’utilizzo dei prodotti fitosanitari. IL DPR n. 55/2012 ha modificato o integrato infatti in particolare le norme che riguardano il patentino, il registro dei trattamenti e le etichette dei prodotti fitosanitari. Ha poi previsto una nuova categoria di prodotti: i cosiddetti “corroboranti”.

Sempre nel corso del 2012 è stato approvato il Decreto legislativo n. 150 “Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari”. Si tratta di un provvedimento molto articolato che coinvolge diversi ambiti di competenza (agricoltura, ambiente, salute e sicurezza alimentare, formazione professionale, industria e commercio – solo per citare i principali) e diversi Soggetti, pubblici e privati, che si occupano, in ambiti anche molto diversi, di questi prodotti.

Il decreto riguarda principalmente gli utilizzatori di questi mezzi tecnici ma coinvolge anche i produttori e i commercianti di prodotti fitosanitari così come i contoterzisti, i tecnici ed i consulenti, i meccanici, i formatori e, in termini più generali, tutta la popolazione principalmente intesa come consumatore ed utilizzatore degli spazi e delle risorse naturali.
Sono poi coinvolte a diverso titolo ed a diversi livelli le Autorità pubbliche che devono programmare, rendere applicabili e controllare le tante misure previste dalla Direttiva europea. Anche se con qualche differenza molte delle norme previste dalla direttiva erano già previste in Italia.

Come già anticipato il patentino ad esempio diventa indispensabile per tutti i prodotti ad uso professionale e per tutti coloro che li acquistano e li utilizzano. Il decreto prevede anche l’obbligo del controllo funzionale delle irroratrici e l’obbligo di applicare i principi generali della difesa integrata.

Dal 2015 diventano inoltre obbligatorie alcune misure che riguardano il magazzino dei prodotti fitosanitari e le operazioni di manipolazione dei prodotti, di pulizia delle irroratrici e di smaltimento della miscela residua e dei contenitori di tali prodotti.

Sempre relativamente a questa tematica ti proponiamo la Guida al patentino verde per l’acquisto e l’impiego dei prodotti fitosanitari da scaricare subito in formato PDF:

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