Combattere la mosca dell’olivo? I consigli di Agripiù da Benito!
L’olivo è una coltura tipica e molto diffusa nelle regioni del mediterraneo. L’Italia, dopo la Spagna, è il secondo produttore mondiale di olio d’oliva, di cui 2/3 della produzione extravergine. La Puglia è la regione italiana più produttiva.
Per ottenere una grossa produzione e un’ottima qualità dobbiamo curare e preservare la pianta e soprattutto i suoi frutti da patologie fungine e parassiti. La mosca dell’olivo, detta anche mosca olearia (Bactrocera oleae) è considerata tra le avversità più gravi.
La mosca dell’olivo
Questo insetto appartiene alla sottofamiglia dei Dacinae. È una specie carpofaga, ovvero si nutre di frutti e la cui larva è una minatrice della drupa dell’olivo. L’attività di questo parassita porta alla distruzione dei frutti e di conseguenza compromette e altera la qualità della produzione.
Quali danni provoca
I danni che la mosca olearia provoca sono di due tipi:
- Quantitativi
- Qualitativi
Per quanto riguarda la quantità, la distruzione della polpa dovuta all’attività alimentare della larva, porta il frutto ad indebolirsi e cadere a terra. La quantità di conseguenza diminuisce, anche perché è sconsigliato raccogliere le olive bacate da terra, che sicuramente porterebbero quantità, ma anche una notevole perdita della qualità dell’olio.
Mentre, per quanto riguarda la qualità, l’olio prodotto con olive bacate risulta avere una maggiore acidità e quindi una minore conservabilità. Questo peggioramento qualitativo è dovuto anche all’insediamento di muffe attraverso i fori di sfarfallamento.
Quando e come colpisce
Gli attacchi di questi insetti si manifestano soprattutto dalla fine di luglio all’inizio dell’autunno, quando il frutto diventa più consistente, le temperature si abbassano e il clima diventa più piovoso.
Le condizioni climatiche infatti incidono maggiormente sugli attacchi delle mosche. Esse prediligono temperature miti e con maggiore umidità, mentre la loro attività con alte temperature diventa meno marcata.
Strategie di difesa e monitoraggio
Come difendiamo le nostre olive da questi parassiti? Possiamo decidere di intervenire in diversi modi:
- Lotta con tecniche biologiche
- Lotta biotecnologica
- Lotta chimica
LA LOTTA CON TECNICHE BIOLOGICHE
Viene effettuata attraverso l’utilizzo di antagonisti naturali, ovvero parassiti nemici della mosca olearia come il Bacillus thuringiensis o la Beuveria bassiana.
Questo tipo di lotta si rivela efficace solamente in casi di ridotte infestazioni, è quindi consigliato di affiancare anche altri tipi di trattamenti come le esche proteiche avvelenate o prodotti a base di rame o caolino.
Noi di Agripiudabenito ti consigliamo il Surround WP a base di caolino che puoi acquistare sul nostro shop online.
LA LOTTA BIOTECNICA
Avviene attraverso l’utilizzo di trappole che, secondo la funzione, sono di due tipi:
- Trappole cromotropiche per il monitoraggio (trap-test)
- Trappole per cattura massale (mass trap)
Le trappole cromotropiche, sono impiegate per rilevare l’andamento della popolazione di adulti allo scopo di stimare la soglia di intervento.
La nostra la Dacus Track è formata da un pannello cromotropico giallo. La funzione di cattura viene innescata con il feromone sessuale specifico per la cattura della mosca delle olive. I pannelli sono ricoperti di colla e il funzionamento si basa sullo sfruttamento del potere attrattivo del colore giallo. Sono costruite con materiale impermeabile e resistente agli agenti atmosferici. Le sostanze attrattive di cui sono impregnate non sono tossiche, né per l’uomo né a livello ambientale, risultando un ottimo strumento nelle coltivazioni biologiche e biodinamiche.
Le trappole per cattura massale o mass trapping sono impiegate per catturare in massa gli adulti in modo da abbatterne la popolazione fino a livelli tali da mantenere le infestazioni sotto la soglia di intervento.
La nostra Dacus Trap è un metodo innovativo di cattura massiva rispettoso dell’ambiente in quanto non a base d’insetticidi, costituito da una bottiglia-trappola in polietilene con un attrattivo alimentare fagostimolante.
LA LOTTA CHIMICA
Essa può essere attuata con trattamenti curativi nei confronti delle larve o trattamenti preventivi contro gli adulti.
I trattamenti curativi si effettuano irrorando le piante con degli insetticidi a base di Dimetoato e Phosmet tra i quali il Rogor, lo Spada 200 EC e il Confidor 200 O-Teq. Quest’ultimo, essendo un sistemico offre una maggiore copertura oltre ad avere una più lunga durata.
Esistono anche dei prodotti a basso impatto come l’olio di Neem, a base di azadiractina, un repellente naturale estratto dai frutti dell’albero di Neem.
I trattamenti preventivi si possono effettuare con esche proteiche avvelenate, irrorando solo una parte delle chioma, preferibilmente quella più alta e più esposta al sole. Per questo tipo di trattamento ti consigliamo Amadene.